Del mio lavoro, la gente, vede solo il “bello”. E così la frase classica è “Tu… che quando lavori vai in giro a divertirti! Sarà poi lavorare quello!?”. All’inizio mi arrabbiavo un po’. Pensavo (e a volte rispondevo) che non è tutto oro quel che luccica (sono una donna scontata vero??!), che le ore passate davanti allo schermo a scrivere, a fare ricerca, a mandare mail, quelle nessuno le vedeva. Che al termine dell’evento, o della gara, quando gli altri si sentivano liberi di far festa, io me ne tornavo a casa (e di corsa) per scrivere e consegnare tempestivamente. Questo una volta, perchè ora che tanto a certi ritmi ci sto facendo il callo, quando mi dicono “Tu che per lavoro vai in giro a divertirti…”, sorrido e rispondo “Sì, vero, sono dannatamente fortunata perchè faccio il the best lavoro in the world”! Non è sempre così, intendiamoci, ma mi piace che gli altri lo pensino e poi… e poi non ho il tempo di annoiarmi. Anche ora, che sono le 4:15 di notte, che sto scrivendo sul mio blog perchè il “lavoro che mi fa andare in giro a perdere tempo divertendomi” mi ha tenuta sveglia per portare avanti delle consegne imminenti, anche ora credo che sia fantastico.
Come super è stato il week end trascorso tra Arco e Riva per seguire l’evento organizzato da Millet.
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Millet, il brand organizzatore dell’evento |
Un’esperienza davvero unica, che merita di essere conosciuta. Anzitutto perchè è gratis, cosa che per l’arrampicatore medio non è secondaria (su un giornale questo non si potrebbe mai scrivere, ma questo è il mio blog, vale a dire lo spazio nel quale regno sovrana e nel quale tutto mi è concesso, per cui lo dico!!). E poi perchè è un’occasione per davvero!
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Sulla parete del Rock Master |
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Speed Climbing |
Il giorno successivo è stato…spaziale! Deep Water Solo sul Garda, sulla parete di Serenella. Con i pedalò siamo arrivati fin sotto la falesia e poi, calzate le scarpette, via ad arrampicare. Se la sottoscritta (essere assolutamente poco acquatico) si è limitata a fare i traversi restando ad un paio di metri (al massimo) dall’acqua, le guide (come il già citato Beber e Stefano Angelini) hanno
dato spettacolo saltando da diversi metri nelle acque fortunatamente non troppo fredde del lago. Qualche arrampicatore (coraggioso) ha saltato… molti altri, come me, hanno preferito scalare a filo dell’acqua.
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Folli(e) in pedalò |
L’esperienza è stata comunque divertentissima. Mai e poi mai avrei pensato, io che non amo l’acqua, di esaltarmi così tanto scalando fino a che le dita non sono più in grado di stringere la roccia e poi saltando in acqua. Sicuramente da ripetere! Grazie a Millet, sicuramente… e anche a quel lavoro che a volte non mi fa dormire, ma che altre volte mi regala emozioni indimenticabili!